Cantante, attore, showman: Adriano Celentano è stato questo e tanto altro, un personaggio che ha rivoluzionato l’arte in tutte le sue forme.
Non è facile trovare le parole giuste per descrivere chi è e che cosa ha rappresentato per l’arte e la cultura Adriano Celentano, il ragazzo della via Gluck, il molleggiato, ma anche uno dei volti della musica e della televisione più rivoluzionari e importanti di tutto il panorama italiano. Perché Adriano è stato, ed è, davvero tutto, dagli esordi come cantante fino alle sue diverse trasformazioni come showman, attore, regista, autore, insomma, chi più ne ha più ne metta, ma sempre rimanendo un grande anticipatore dei tempi.
E se la quantità, come è risaputo, non basta, per Celentano non è difficile nemmeno parlare di qualità: stile, bravura, semplicità e carisma, doti non sempre comprese dai suoi contemporanei anche forse a causa del suo stile irriverente e spesso oltre le righe, ma che lo hanno reso uno dei personaggi più influenti e capaci di lasciare un segno indelebile all’interno della storia della cultura del nostro Paese; e che lo hanno portato a vendere più di 200 milioni di dischi nel corso della sua carriera.
La biografia e gli inizi della carriera
La sua storia comincia il 6 gennaio del 1938 a Milano. Figlio di commercianti pugliesi, fin dalla tenera età dimostra una fortissima sensibilità e un carattere deciso e determinato, che lo portano a esordire nel 1957 al primo festival del rock italiano presso il Palaghiaccio di Milano. Grandi canzoni e grande personalità lo contraddistinguono fin dalle prime esibizioni, tanto da guadagnarsi subito il soprannome di Molleggiato, nato dal suo singolare modo di ballare e muoversi duranti i suoi live, che ai più ricordava un certo Elvis.
Nel 1961 arriva la prima partecipazione al festival di Sanremo con il celebre brano 24mila baci, ottenendo il secondo posto e sfiorando per poco il primo premio. Ma la sua presenza sarà ricordata, cosa ve lo diciamo a fare, per la grande personalità dimostrata al suo esordio sul palco dell’Ariston. Celentano canta grintosamente, ballando in maniera sfrenata e addirittura volgendo le spalle al pubblico mentre canta un brano dalle sonorità rock’n’roll. Forse poca roba per i giorni nostri, ma non per il pubblico degli anni Sessanta, che investito prepotentemente dal nuovo “fenomeno Celentano” sa che in fondo qualcosa sta per cambiare nella musica italiana.
Adriano Celentano: le canzoni famose e i grandi successi
Da quel momento sarà un vero e proprio fiume di successi: dalla canzone di Celentano più famosa in assoluto anche all’estero, Azzurro (1968), fino ad altri grandi brani come Ciao Ragazzi, Canzone, e la celebre Chi non lavora non fa l’amore, con cui si aggiudicherà il Festival nel 1970, partecipando a un duetto con la compagna Claudia Mori.
E così le canzoni di Adriano Celentano si diffondono e l’artista di Milano diviene nel giro di poco tempo un vero e proprio fenomeno di massa. Il 1973 è l’anno di un’altra grandissima e geniale trovata del cantante milanese, che si inventa una vera e propria lingua scimmiottando l’inglese.
Il titolo della canzone in questione è Prisencolinensinainciulsol, un rap ritmato in finto inglese, ma anche qualcosa a cui gli italiani davvero non erano di certo abituati, e che ancora una volta consacra Celentano come genio della musica e dell’innovazione. Ecco il video della canzone:
Ma saranno tantissimi i successi musicali anche durante gli anni Ottanta, sino ad arrivare alla nascita di una delle coppie storiche più importanti per tutta la musica nostrana: Adriano Celentano e Mina, due artisti e colleghi legati da una indissolubile amicizia che spesso e volentieri è stata anche la chiave per sfuggire ai tanti attacchi mediatici e pettegolezzi sul loro conto.
Mina Celentano (1998), il loro primo disco insieme, è ancora oggi uno dei più grandi successi della musica italiana, e che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo.
Per il loro nuovo album, tuttavia, bisognerà aspettare fino all’11 novembre 2016, data di uscita de Le migliori. Il disco viene anticipato dal singolo Amami amami, e in poco tempo diventerà 5 volte disco di platino. L’1 dicembre 2017, invece, esce Tutte le migliori, una raccolta di tutti i più grandi successi dei due, sia in coppia che da solisti.
Adriano Celentano: i film, la televisione e la storia con Claudia Mori
Gli anni passano, il mito no. Celentano continua a sfornare grandi successi, mentre nel frattempo la sua fama si diffonde anche per quanto riguarda il mondo del grande schermo e della televisione. La sua carriera di attore e regista comincia in realtà molto presto, già negli anni Sessanta: sono anche gli anni in cui, sul set del film Uno strano tipo, ha inizio anche la storia d’amore di Adriano Celentano e Claudia Mori, inseparabile compagna con cui si sposerà nel 1964, e dalla quale avrà subito la sua prima figlia, Rosita.
Il ’64 è anche l’anno di esordio del Celentano regista, che dà il la alla sua carriera da cineasta con il lungometraggio Super rapina a Milano. E la sua compagna di vita, nel frattempo, diventa anche sua compagna sul set: Ruggentino (1973) e Yuppi du (1975) sono soltanto due dei grandi titoli che vedono insieme sul set Celentano e Claudia Mori, La coppia più bella del mondo.
E il successo continua anche negli anni Ottanta con Il bisbetico domato (1980), Innamorato pazzo (1981), Lui è peggio di me (1984), Joan Lui (1985) e tanti altri grandi capolavori del cinema italiano.
Un popolano che ha rivoluzionato (anche) la televisione
Poi, oltre al cinema, la televisione: sono gli anni in cui Adriano Celentano diventa un vero e proprio predicatore del popolo, capace di spostare consensi, opinioni, insomma, di fare quello che più gli viene meglio: lasciare un segno. Celentano si inventa le pause, adotta un modo innovativo di comunicare con i telespettatori, lasciandosi andare a una totale libertà creativa e linguistica, talvolta parlando placidamente, altre volte stando zitto per minuti interi, altre ancora incazzandosi, sopratutto quando c’è da trattare tematiche sociali o politiche.
Proprio riguardo le sue grandi doti comunicative, impossibile da dimenticare la puntata di Fantastico 8, dove durante un suo monologo invita gli spettatori sintonizzati su Rai 1 di cambiare, e di girare su Canale 5. La storia, con i suoi dati, parla chiaro: circa 3 milioni di persone seguirono le sue indicazioni, e cambiarono davvero canale.
Non un caso, ma anzi, una delle tante conferme di come il Celentano musicista, regista, attore e showman, era ormai destinato a diventare anche qualcuno in grado di spostare le masse, e di spostarle per davvero.
Perché Celentano, come abbiamo detto, è stato tutto, e lo è stato tanto: un artista a tutto tondo, a 360°, un passionale, un genio, uno che la vita la prende per le corna. In altre parole, un personaggio di quelli che si incontrano raramente, destinati a cavalcare la scia del cambiamento e dell’innovazione.